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Archivio Aneddoti |
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Arthur James Balfour (uomo politico inglese vissuto tra la fine del 1800 e gli inizi del 1900) raccontava agli amici: -Un uomo d'affari americano non sapendo cosa fare del proprio figlio, lo chiuse in una stanza con una Bibbia, una mela e un assegno bancario. Pensava:"Se lo ritroverò a leggere la Bibbia, ne farò un prete; se starà contemplando la mela, ne farò un agricoltore e se guarderà l'assegno ne farò un banchiere". Passato il tempo prefisso, e tornato nella stanza, trovò il figlio che aveva intascato l'assegno e seduto sopra la Bibbia, stava mangiando la mela: ne fece allora un uomo politico. (Balfour Arthur James, da Il LIbro degli Aneddoti) |
(Negro, Vaticano minore) |
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Un giorno chiesero a Jonathan
Swift la sua opinione sui nobili, il celebre scrittore rispose: -Non hanno
altro valore che quello dei loro antenati; sono come le patate, di cui il
poco che c'è di buono è tutto sotto terra. |
Nella spedizione di Spagna quando fu
davanti a Siviglia Napoleone (Straforello, da I proverbi di tutti i popoli ) |
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Secondo Jacques Rotschild,
famoso banchiere francese della seconda metà dell'ottocento, l'abilità
negli affari è di tre specie: (Vallée, Le Sarabande) |
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Una signora in età già
avanzata domandò un giorno a
Baudelaire: (Vallée, la Sarabande) |
Caterina II di Russia era
pubblicamente accusata di aver fatto uccidere il marito Pietro III.
Voltaire, grande amico e difensore della zarina, disse in proposito: (Encyclopédiana) |
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Nel 1862, Garibaldi, uscito dal
varignano, con la palla di Aspromonte ancora nel piede, scrisse i suoi
pensieri. Vi troviamo queste righe, dedicate alla donna: "Ho veduto
tanto coraggio nella donna, tanta abnegazione, tanta intelligenza, che ho
pensato sovente: giacché si vede che degli uomini preposti al governo
nessuno riesce, perché non li rimpiazziamo con le donne? Sono
sicuro che in certe bassezze, in tanto servilismo esse non
cadrebbero". (Curatulo, Garibaldi e le donne) |
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Pierre Gassendi
(filosofo e fisico
francese 1592-1655) era di solito dolcissimo nelle discussioni e amava
poco la polemica. Tuttavia, un giorno, rispose vivacemente a un seccatore
che insisteva perchè accettasse la teoria della metempsicosi secondo
Pitagora. (Encyclopedié methodiqué) |
Domandarano a
Pitagora
che cosa
pensasse della vita umana. (Panckoucke) |
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Una sera, a Napoli, il ministro
De
Sanctis (storico della letteratura 1817-1883) giocava a scacchi in casa di
una gentildonna. La padrona di casa gli si avvicina e, porgendogli una
tazzina, gli dice con voce dolce:- Ecco il vostro tè. (Scarlatti, Et ab hic et ab hoc) |
A Urbano
V, malato ad Avignone,
i perugini mandarono tre ambasciatori. Il Pontefice li pregò di essere brevi.
Ma uno di loro, che aveva imparato a memoria un lungo discorso, volle
pronunciarlo tutto. Quando ebbe finito, Urbano chiese agli altri due che cosa
volessero ancora: (Minerva, febbraio 1924) |
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Durante la guerra di Secessione il generale Mc Clellan, comandante in capo delle forze dell'Unione, non si decideva ad attaccare. Lincoln, dopo aver atteso invano per qualche tempo che cambiasse tattica, decise di fargli capire il suo malcontento; ma per essere cortese gli scrisse una lettera così concepita: "Caro generale, se l'esercito nazionale non vi serve, vorreste essere tanto gentile da prestarmelo per qualche giorno?". (Manuel général, marzo 1935) |
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Una mattina, a Parigi, si fermò sotto le finestre di Rossini un organetto
e cominciò a suonare un pezzo del Barbiere di Siviglia. Rossini,
seccato, fece offrire cinque lire al suonatore perchè se ne andasse. Poi,
pensandoci meglio, lo fece salire in casa e gli disse: (Il Libro degli aneddoti) |
Gianfranco Ferrè iniziò la sua carriera mentre era ancora studente di architettura. Finalmente ottenne un incontro con un importante stilista. Alla data fissata, dopo aver curato in modo particolare il suo abbigliamento, si presentò con la cartella dei disegni. Ferrè udì la segretaria annunciarlo così: - Di là c'è uno che sembra vada a vendere saponette per i ciechi. (Oggi, 1989) |
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Quando i rapporti con l'Urss erano ancora piuttosto tesi, l'allora
governatore della California Ronald
Wilson Reagan, raccontò con palese
soddisfazione questa sua storiella ad un giornalista: |
Entrato nella Casa dei
Concerti, a Stoccolma , dove gli sarebbe stato consegnato il Premio Nobel,
Luigi Pirandello
non riusciva, tra le tante sale, a trovare quella dei ricevimenti. A un
tratto vide uscire da un corridoio un signore in uniforme.
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Un giorno che il grande oratore Demostene voleva parlare agli ateniesi
riuniti in comizio sulla piazza, il pubblico, rumoreggiando, diede chiaro
segno di non volerlo ascoltare. (Russo, Oratori)
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Un giorno un tale domando a Galileo: (Galilei, Pensieri, motti e sentenze) |
Un ambasciatore di Carlo V si era recato a Costantinopoli presso Solimano.
Costui per mortificarlo, non gli
fece trovare nessuna sedia nella sala d'udienza. L'ambasciatore, dopo
essersi guardato attorno, capì l'intenzione del sultano e, steso il suo
ricco mantello a terra, vi si sedette sopra. Finita l'udienza, se ne andò
senza riprendere il mantello. Credendo a una dimenticanza, un dignitario
gli corse dietro per avvertirlo. (Panckoucke)
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Al Théatre
Français, durante una prima, Alexandre
Dumas padre era seduto
accanto all'autore, Alexandre Soumet. A un tratto egli scorge uno
spettatore addormentato, e lo indica a Soumet: (Buering, Das goldene Buch der Anekdoten) |
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Un giorno Silvio Pellico era
andato a far visita a Ugo Foscolo,
a Padova. Questi stava in piedi su una sedia, in maniche di camicia,
intento ad attaccare un chiodo. Entrò nella stanza uno studente, che
s'avventò sul Pellico e gli baciò con effusione la mano esclamando: (Come d'autunno, giugno 1939) |
Dionigi il
Vecchio, tiranno di Siracusa (430-368
a.C), aveva messo ai suoi sudditi una nuova imposta; poichè essi se ne
lamentavano, l'aumentò. Allora i sudditi non si lamentarono più e
presero la cosa allegramente. (Encyclopédie méthodique)
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Essendosi recato fuori di Atene, in
paese straniero, domandarono a Socrate
di quale luogo egli fosse cittadino. Rispose: (Garzoni, La piazza universale di tutte le professioni)
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Domandarono ad
Aristotele : |
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